The Slow Corner: una storia di determinazione e impatto positivo

Questa è una storia di impegno e fatica, di voglia di dare e di dare di più, di passione e di realtà, di ostacoli e della forza per superarli.

Oggi vi parlerò di quando, perché e come ho fondato The Slow Corner, in modo che possiate scoprire perché ho deciso di aggiornare e rinnovare il sito.

Ho fondato The Slow Corner nel 2021 con l’obiettivo di condividere con un vasto pubblico le mie conoscenze, ricerche ed esperienze sulla sostenibilità e sull’impatto positivo.

Studiando, approfondendo e lavorando su questi temi, mi sono resa conto che ognuno di noi ha bisogno di essere informato, educato e sensibilizzato sugli strumenti a disposizione. Ci sono così tante cose che possiamo cambiare e che possiamo fare, in modo da produrre un impatto positivo sulla società, sull’economia e sull’ambiente. Tutto sta nel conoscere lo stato dell’arte, sapere cosa possiamo fare e come farlo; infine, ma non meno importante, dobbiamo agire di conseguenza.

Ho deciso di iniziare a pubblicare i miei contenuti online e da lì è nata l’idea di The Slow Corner: un luogo in cui le persone possono prendersi una pausa, mostrarsi umane, riflettere su questioni importanti e passare all’azione per rendere il mondo migliore. Giorno dopo giorno, passo dopo passo, tutti insieme.

Avendo iniziato questo progetto da zero e senza fondi, ho dovuto sviluppare il sito web da sola. Guardando indietro devo ammettere che è stato piuttosto impegnativo: capire la legislazione, concepire il layout, gestire gli aspetti tecnici e le traduzioni dei contenuti in tre lingue (inglese, francese, italiano)…

Dietro ogni articolo c’è un enorme lavoro: il testo approfondisce l’argomento, il vocabolario è scelto con cura e le traduzioni sono realizzate solo in parte con l’aiuto dell’IA, mentre vengono adattate e riviste manualmente.

Tutto è andato bene e nel corso degli anni ho ricevuto il sostegno di molti colleghi e amici che mi hanno motivato ad andare avanti.

Tuttavia, a un certo punto ho iniziato a notare una crescente dispersione di tempo; ciò era dovuto a molti aspetti tecnici che non avevo la possibilità di trattare e risolvere, ma anche alla mia scarsa conoscenza del web design. Mi sono resa conto che la stessa quantità di tempo spesa a risolvere problemi tecnici avrebbe potuto essere dedicata ad una pubblicazione più regolare di contenuti.

Ecco perché nel 2024 ho deciso di assumere una web designer, Sylvie Tinseau, che si è dimostrata appassionata al mio progetto e talmente paziente da lottare con l’attuale funzionamento del sito. Ha fatto un ottimo lavoro ed ha potuto implementare altre funzionalità e caratteristiche.

Passo dopo passo, The Slow Corner è cresciuto e ho iniziato a condividere gli eventi che organizzo, i libri che leggo, le mie esperienze con aziende e scuole.

Nel frattempo, il pubblico ha iniziato ad aumentare: 1.000, 2.000, 2.500, 3.000 visitatori al mese attualmente ancora in crescita. L’interesse per i contenuti che condivido e per l’approccio di The Slow Corner sembra non avere fine. Il totale dei visitatori raggiungerà presto la cifra di 50.000: dietro queste 5 cifre ci sono persone che hanno potuto arricchirsi attraverso i contenuti e gli eventi proposti. Qualcosa di cui essere orgogliosi.

E questo ci porta ad oggi. Il progetto originale di The Slow Corner prevedeva più contenuti, idee e funzionalità ma, come spiegato sopra, i problemi tecnici sono diventati un freno e mi hanno impedito di sviluppare il progetto nella sua interezza.

Per questo motivo ho deciso di rinnovare il sito web e di includere tutti gli elementi che erano stati inizialmente previsti:

– Una pubblicazione regolare di contenuti;

– Eventi online;

– Una rete professionale;

– Partnership con professionisti e aziende;

– Risorse dettagliate come e-book, articoli e corsi di formazione;

– Una Newsletter per fornire aggiornamenti non solo riguardo al sito ma anche all’ecosistema e alle realtà che vi gravitano intorno.

Nelle ultime settimane, insieme a Sylvie, siamo giunte alla conclusione che tutto ciò non sarà possibile senza una completa trasformazione del sito web. Abbiamo iniziato a pianificare la nuova versione di The Slow Corner ed i compiti nelle nostre rispettive liste hanno iniziato ad accumularsi.

Ogni compito ha una corrispondenza in ore di lavoro, sia il mio che quello di altri stakeholder che lavoreranno su questo progetto e saranno remunerati per il tempo impiegato. Sylvie si occuperà della progettazione e degli aspetti tecnici, ma ci sono altre questioni economiche e legali di cui bisogna occuparsi.

Dopo alcuni calcoli, la stima attuale per il rinnovo del sito web si aggira intorno ai 4.000€, compresi web design, plugins, onorari di avvocato e commercialista, assicurazioni ecc. (incrocio le dita perché l’importo non cresca ancora).

Dato che “volare basso” non è il mio forte, per la versione futura del sito mi sono posta l’ambizioso obiettivo di mantenere il 75% dei contenuti gratuiti. Non solo: per il 25% dei contenuti che saranno a pagamento, voglio mantenere un prezzo equo, in modo che ci sia un equilibrio onesto tra la remunerazione delle parti interessate e l’accessibilità economica per i visitatori del sito.

Per questo motivo ho lanciato una raccolta fondi online: raccogliendo i 2/3 delle spese previste (quindi 3.000€) avrò la possibilità durante il primo anno di mantenere gratuiti la maggior parte dei contenuti e di fornire un alto livello di informazione e sensibilizzazione al più ampio pubblico possibile.

Vi andrebbe di unirvi a questo progetto?

Se condividete la mia visione e volete farne parte:

– potete fare una donazione sulla nostra pagina Ko-fi: https://ko-fi.com/theslowcorner

– inoltre, potete diventare un partner, proporre contenuti, collaborazioni o qualsiasi altro contributo, contattandoci all’indirizzo e-mail: info@theslowcorner.com

– infine, potete condividere queste informazioni con i vostri contatti e la vostra rete, e invitare altre persone a entrare nel mondo di The Slow Corner.

“Da soli siamo una goccia, insieme siamo un oceano” (Ryunosuke Satoro).

Vi ringrazio anticipatamente per il vostro sostegno,

Laura

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