Sustainability as a mindset: pensare la vita e l’azienda in modo sostenibile

Ci sono idee imprenditoriali che nascono nell’arco di una settimana, altre che necessitano anni per essere sviluppate. Nel mio caso, era il 2019 quando ho iniziato a concepire quella che poi è diventata la mia attività di consulenza e formazione.

Dopo più di 10 anni passati nella gestione di progetti all’interno di grandi aziende, ho sentito il bisogno fare un bilancio riguardante il mio percorso professionale. Gli studi per il mio secondo master (in Management e Marketing) all’interno di una scuola orientata alla sostenibilità mi hanno portato a immergermi nel mondo dello sviluppo sostenibile.

Nel corso della mia carriera, mi sono trovata continuamente a lavorare sul miglioramento dell’esistente e già mi ero documentata e formata sul management agile, il lean, la qualità, il benessere sul luogo di lavoro e l’intelligenza collettiva. Entrare a contatto con i grandi temi della sostenibilità mi ha dato la possibilità di formalizzare concetti che già facevo miei ma che non sempre riuscivo a comunicare nel modo giusto.

La mia esperienza unita alla ricerca personale su questi argomenti mi ha portato a fare una riflessione fondamentale: esistono oggi numerose aziende che pur non sapendolo operano in modo sostenibile. Mi sono quindi chiesta cos’è che lega gli essere umani alla sostenibilità e come sia possibile concepire progetti di fatto sostenibili pur senza essere obbligati a farlo.

Nel corso della preparazione della mia tesi e poi durante la creazione del mio progetto aziendale, ho scavato a fondo sui temi dell’etica, dei valori, della responsabilità, dell’engagement, dell’impatto positivo, e mi sono resa conto che l’evoluzione della società ha fatto sì che ci dimenticassimo di come utilizzare risorse che sono innate nell’essere umano.

Tematiche di questo genere necessitano di tempo, che spesso non abbiamo o che decidiamo di non dedicare a questi argomenti. Assistere ad un dibattito, leggere un libro, iscriversi ad un’associazione, fare del volontariato: sono attività che spesso diventano secondarie in una realtà ipertecnologica che ci mette ogni risposta a disposizione con un clic.

Eppure, ed è lo spirito di questo blog, a volte bisogna fermarsi, fare un passo indietro e riflettere, in modo da poter prendere una decisione ponderata. Questa regola si applica alla vita in generale ma anche alla nostra attività professionale ed imprenditoriale.

È sulla base di queste riflessioni che sono nati Business Diamonds ed il suo metodo, Sustainability as a mindset.

L’idea di Business Diamonds, ed il logo è molto esplicativo in questo senso, è quella che le attività possano far fiorire idee che siano diamanti: resilienti, trasparenti, eleganti ed in armonia con il mondo esterno.

Il motto Sustainability as a mindset si riferisce appunto al metodo utilizzato sia in consulenza che in formazione: andare alle radici della sostenibilità, sollecitare l’interlocutore con tecniche specifiche, al fine di stimolare parti del nostro cervello che non siamo più abituati ad utilizzare. Questo metodo permette di rimettere l’imprenditore in una situazione di equilibrio con i valori alla base del suo progetto e con i suoi obiettivi sostenibili.

La transizione sostenibile in questo modo non è più vista come un dovere ma diventa una progressione naturale dell’attività in uno stato di equilibrio con il contesto interno ed esterno all’azienda.

Facile a dirsi nel momento in cui vi scrivo. Meno facile è stato il percorso che mi ha portato a questa conclusione. Da brava manager agile ho pensato di fare la cosa che ho ritenuto più ovvia: tentare, verificare, correggere, ritentare. Sono partita cercando di testare cosa potevo offrire e con la volontà di capire le vere necessità delle aziende che cercavano ma non trovavano la loro via verso la sostenibilità.

Ma tutto questo non bastava: mi sono imposta fin dall’inizio di voler offrire un servizio accessibile per le PMI: flessibile, rapido, intuitivo, ad un prezzo ragionevole e personalizzato. È un dato di fatto che nel mercato attuale questo genere di servizio sia mediamente concepito per le grandi aziende, che sono quelle fra l’altro da cui si possono trarre maggiori ricavi.  Nonostante questa evidenza, i recenti aggiornamenti riguardanti l’aggiornamento della normativa europea sul reporting non finanziario hanno fatto aprire gli occhi sul fatto che esistono migliaia di piccole aziende che hanno un loro ruolo ma anche un loro impatto non solo sull’economia ma anche sulla società e sull’ambiente.

Da qui la necessità di offrire un servizio che possa rivelarsi utile (ed utilizzabile) anche per aziende di piccola taglia.

Stabilito il mio obiettivo, ho fatto appello a tutte le risorse disponibili: la scuola in cui ho conseguito il master, il mio network, i servizi della camera di commercio, le associazioni, i libri, gli studi, gli articoli, i sondaggi, dei consulenti privati, i colleghi del settore, solo per citarne alcune.

Una volta capito cosa volevo fare, ho puntato dritto verso il mio obbiettivo. Ed ha funzionato.

Ma non mi sono fermata qua. In parallelo alla mia attività ho deciso di fondare questo blog con l’intento di mettere a disposizione i miei studi e contenuti per un pubblico ancora più vasto: pensare sostenibile è diventata una necessità di tutti ed è agendo in questo senso, prendendo coscienza del problema e del proprio potenziale, nonché mettendo in atto azioni specifiche che possiamo migliorare la vita di tutti gli animali umani e non umani che abitano la terra.

Per maggiori informazioni potete contattarmi all’indirizzo: info@theslowcorner.com

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