La moda: Le conseguenze di un modello di business non sostenibile sulla catena del valore
La crescente delocalizzazione della produzione negli ultimi 20 anni ha avuto diverse conseguenze sulla catena del valore nel campo della moda.
Va notato come l’industria tessile e della moda siano caratterizzate da una catena di valore lunga e complessa rispetto ad altri settori. La produzione delle fibre utilizzate per il tessile inizia con una produzione agricola o petrolchimica, seguita dalla trasformazione, dalla produzione, dalla logistica e dalla vendita al dettaglio.
Quando si parla della catena del valore e del suo impatto sulla Triple Bottom Line (People, Planet, Profit) dobbiamo prendere in considerazione ogni singolo passo.
Dal punto di vista ambientale l’acqua, i materiali e l’energia sono le principali risorse da osservare. Ma anche se la maggior parte degli impatti ambientali riguarda i paesi interessati dal processo di produzione, la questione dei rifiuti tessili, ad esempio, è globale. Analizzando il sistema dal punto di vista della Triple Bottom Line le ripercussioni possono essere classificate come segue.
Ripercussioni sulle persone.
Produrre in paesi dove il costo di produzione è più basso significa sfruttare indirettamente la forza lavoro di quei luoghi in cui il sistema legislativo non offre sufficiente tutela per i lavoratori.
Quindi, il costo di produzione è basso così come bassa è la qualità delle condizioni di lavoro.
Se da un lato questo nuovo modello di business rappresenta una fonte di reddito per molti lavoratori senza un’opzione migliore, dall’altro alimenta un modello di business che dà priorità alla velocità e al costo di produzione rispetto alla condizione sociale dei lavoratori.
Le conseguenze e gli impatti sono legati non solo alle ore di lavoro e ai salari, ma anche alle condizioni ambientali e di sicurezza dentro e fuori gli edifici di produzione.
Ripercussioni sul pianeta.
Dalla qualità dei materiali impiegati nella produzione, al ricorso all’energia basata sul carbone, all’uso non sostenibile dell’acqua, fino allo smaltimento dei rifiuti di produzione, sono molti gli effetti collaterali ambientali legati alla delocalizzazione della produzione in assenza di un adeguato follow-up sulla catena del valore e sulla tracciabilità.
Le conseguenze di un modello di business non sostenibile riguardano anche il fine vita dei prodotti; in assenza di un modello di economia circolare, si verifica un ampio ricorso alle discariche e agli inceneritori, con l’ulteriore possibilità che gli stock invenduti vengano ceduti ai paesi in via di sviluppo dove le pratiche relative al riciclo dei capi sono inesistenti.
Pertanto, gli articoli sono condannati a diventare una fonte di ulteriore inquinamento a causa di pratiche scorrette nel processo di smaltimento.
Ripercussioni sul profitto.
Non conoscere tutti gli aspetti della catena del valore significa anche perdere di vista il sistema economico e finanziario ad essa collegato. Il fatto che un modello di business sia redditizio da un punto di vista non lo rende buono per tutte le parti coinvolte. A partire dai lavoratori, i cui benefici divengono in alcuni casi inesistenti, fino alla struttura del sistema legislativo, non sempre in grado di garantire un’assicurazione sociale o un’adeguata protezione dei lavoratori in termini di diritti, sicurezza e salute.
Questo significa che sostenere un ciclo di produzione non virtuoso attraverso un acquisto non consapevole può finire per finanziare pratiche che possono colpire tutte le aree della Triple Bottom Line.
Seguendo questa linea di ragionamento, dobbiamo anche considerare le conseguenze finanziarie relative all’esposizione di marchi ed aziende nell’affrontare scandali di qualsiasi tipo, con la conseguente perdita di fiducia da parte dei clienti (da tradurre in una diminuzione delle vendite), eventuali cause legali, l’esposizione effettuata dai media con conseguenze sull’immagine del marchio, ecc.
Da notare inoltre che trasformare un processo produttivo malfunzionante in uno virtuoso è estremamente più costoso rispetto all’investire costantemente nella sostenibilità.
Pertanto modelli non sostenibili non sono mai redditizi sul lungo termine.